giovedì 21 gennaio 2010

Profumo, storia di un assassino - Perfume: The Story of a Murderer


Ogni profumo racchiude tre accordi. L'accordo di testa, di cuore e infine di base.


Ci troviamo nella Parigi del XVIII secolo, capitale d’Europa e come si dice nella storia anche capitale degli odori, perché è di questo che la storia tratta: del genio degli odori, dell’uomo che aveva un talento naturale per sentir più odori di tutti gli altri e poi di ricrearli in boccette da profumiere. Sto parlando del misterioso Jean-Baptiste Grenouille (Ben Whishaw), che da bambino trovava poco esauriente il parlato poiché al mondo esistevano un’infinità di odori a cui non riusciva a dare un nome.

Senza una madre (che muore per averlo partorito e subito abbandonato) e un padre a fargli da guida, Grenouille cresce senza riferimenti in un orfanotrofio sovraffollato dove poi sarà venduto ad un conciatore di pelli. Qui sotto il duro e faticoso lavoro per un ragazzino della sua età, ma anche per un uomo adulto, sentirà per la prima volta il profumo più buono del mondo e dopo averlo scoperto farà di tutto per diventare profumiere e poterlo ricreare. Perché l’unica traccia da seguire è quella dettata dal suo naso, dall’olfatto e dagli odori che egli ritrova.

Un grande cast ad affiancare il protagonista, per citare due nomi Dustin Hoffman nei panni per profumiere Baldini e Alan Rickman celebre nella sua interpretazione. Pochi i dialoghi, la trama si svolge seguendo il naso di Grenouille che ci porta a vedere ciò che lui sente.

Buone notizie per chi ha letto il libro di Süskind, poiché guardando il film avrete la sensazione di leggere le pagine scritte dall’autore.

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