giovedì 21 gennaio 2010

Un'Ottima Annata - A Good Year



Max Skinner (Russel Crowe) è un impegnatissimo uomo d'affari della City che all'apice della sua carriera, nel pieno del successo, riceve una notizia che lo porterà a tornare bambino. L'amato zio Henry è morto e Max è l'unico parente prossimo, così prenderà un aereo e volerà in Provenza. Tornando in quei luoghi d'infazia, affiorano in lui tanti ricordi con il tempo dimenticati. Le lezioni di vita del vecchio zio Henry tornano alla mente guardando qua e là i luoghi da lui vissuti. Incontra nuovamente le figure del passato e ne conosce di nuove, prima fra tutte la figlia illegittima di Henry, venuta in Provenza per cercare le sue radici.
Di certo è un film piacevole da vedere in una serata in cui non si ha nulla da fare. Ottimi i paesaggi con le verdi colline e i vigneti della provenza, molto bella la fotografia e i colori del film. La luce e le atmosfere noir fanno pensare di entrare in un altra epoca, rispetto al grigiore della frenetica City londinese. Ma della storia, ahimè, c'è molto poco da dire, particolarmente scontata e prevedibile. Nessun colpo di scena che qualcuno si può aspettare, nessun evento che ti rapisca particolarmente. I dialoghi sono pacati e lenti e alla fine il film non lascia nessuna sensazione, nessun punto di discussione.
I personaggi sono mossi dall'amore: per una donna, il vino, la famiglia o i soldi. Il cinico broker si lascia "trasformare" dalla bella provenzale per diventare vignaiolo, lasciando i vestiti scuri per indossare camice beige e pantaloni trascurati, e al posto di macchine lussuose prima avviene il passaggio in una smart giallo limone e successivamente l'uso di una più ispirata motocicletta.
Abbastanza malinconica la figura del protagonista, il quale potrebbe essere un alterego del Gladiatore (Max/Massimo) il quale tocca i filari dei vigneti come il condottiero nei Campi Elisi. Questa volta, però, egli torna a casa.

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